Come stiamo portando l’innovazione italiana in California

Nei mesi scorsi il Centro di innovazione italiano ospitato nei locali di Innovit a San Francisco, in California, e gestito dalla Fondazione Giacomo Brodolini insieme all'incubatore di Harmonic Innovation Group (Entopan), ha lanciato le due prime edizioni di Call4Innovit un programma per coinvolgere piccole, medie imprese e start-up italiane in progetti su cybersecurity, blockchain, internet of things e robotics, e altri temi all'avanguardia nel mercato globale.[1]

Sono quindici le startup e quindici le piccole e medie imprese selezionate all'interno della seconda edizione della call che hanno preso parte a un percorso di orientamento, formazione e mentorship online della durata di due settimane, e che ora si preparano a partecipare al programma in presenza che si terrà a giugno a San Francisco, presso gli spazi di Innovit.

In particolare, le startup (ricordiamo tra le selezionate: Novis Game, QTool, Yookye, Trainect, Keyless Technologies) accederanno a un bootcamp dedicato che includerà due settimane di workshop, mentoring e networking, finalizzate allo sviluppo e alla validazione del modello di business; e al termine del percorso, avranno la possibilità di illustrare il proprio progetto a una qualificata platea di esperti e stakeholder del mondo dell’innovazione.

Le piccole e medie imprese (tra le altre, Canova Tech, Digital Forest, Wallfarm, B-ZERO, ALBA Robot) invece, avranno accesso a un percorso di una settimana di mentorship, workshop e attività di networking con alcuni dei principali attori del mondo dell’innovazione della San Francisco Bay Area, al fine di creare relazioni di business, di funding e di contaminazione con uno degli ecosistemi che maggiormente contribuisce a definire le traiettorie di innovazione globale.

Intanto, sono rientrate in Italia le realtà che si sono distinte nella prima edizione di Call4Innovit, le prime a vivere una significativa esperienza oltreoceano, grazie a intensi momenti formativi e di confronto con oltre 70 tra esponenti delle Big Tech (Google, Twitter, Amazon, Apple, Meta, Bosch, Microsoft, Oracle, Tencent, Unity, Agora, Moloco e ThinkingData), venture capital della Silicon Valley, mentor ed esperti di università prestigiose come Stanford e Berkeley.

Tra le startup che si sono distinte per il carattere innovativo e tecnologico in campo medico-scientifico nel corso della prima edizione ci sono sicuramente Wearable Robotics e ABzero, entrambe spin-off della Scuola Superiore S. Anna di Pisa.

La prima progetta, produce e vende robot indossabili ed esoscheletri impiegati nella riabilitazione neurologica, nell’assistenza all’uomo e nell’aumento della forza umana; mentre ABZero, con Smart Capsule, ha ideato un sistema autonomo e multimodale per la consegna di sangue, emocomponenti, organi e medicinali che abilita il personale medico, nel rispetto delle normative vigenti, all’utilizzo di droni volanti.

“Il supporto e la mentorship ricevuti, ci stanno aiutando a definire le basi del nostro piano negli Stati Uniti” ha commentato Lucia Lencioni, CEO di Wearable Robotics a margine dell'esperienza. “Sono sicura che nel momento in cui passeremo dalla pianificazione all’azione, i consigli ricevuti assumeranno grande rilevanza nel processo” continua Lencioni. “A coloro che si occupano di costruire politiche a sostegno dell’innovazione, suggerirei di aiutare gli imprenditori italiani, che sono tra i migliori al mondo, con finanziamenti agevolati o a fondo perduto, fornendo loro una location fisica a San Francisco nella quale poter spendere il tempo necessario per installarsi in maniera più solida e continuativa”.

“Innovit ci ha offerto la possibilità concreta e tangibile di affacciarci al mercato statunitense, il modo più opportuno per approcciarsi a questo contesto” ha commentato Giuseppe Tortora, CEO di ABzero. “Durante tutto il percorso siamo stati affiancati da risorse fondamentali, che ci hanno fornito le chiavi di lettura significative delle dinamiche del business in uno dei contesti tecnologicamente più avanzati del Paese” ha continuato.

“Il network messo a disposizione da Innovit si è rivelato una risorsa strategica per il nostro progetto, offrendoci l’opportunità di espandere il business grazie al confronto diretto con partner finanziari e industriali della nostra industry di riferimento in Usa e non solo. Inoltre, il confronto intenso e continuo con le altre realtà partecipanti al programma è stata un’occasione di crescita e collaborazione proficua” ha spiegato Tortora.

Ad animare il 710 di Sansome Street anche Ernesto.it, marketplace che connette le persone con i professionisti di oltre 500 servizi differenti – dall’idraulico al wedding planner – e Nest.city realtà del proptech che porta innovazione all’interno del processo di ristrutturazione degli immobili sia per gli utenti sia per i fornitori di beni e servizi che intervengono nel processo.

Per Francesca Di Noia, co-founder e presidente di Nest.City: “Il percorso in Innovit ha permesso di confrontarci con mentor ed esperti di prodotto, IT, servizi, brand, design, giurisprudenza, financial e altri aspetti legati al business, di altissimo valore, permettendoci di stressare il modello e inquadrare ancora meglio gli obbiettivi e come proporli. Il mix di confronto e relazioni creatosi, ci ha permesso di capire qual è la strada da seguire per lo sviluppo su nuovi mercati come quello americano, oltre che fornirci contatti per approfondimenti e sviluppo di nuove idee e processi. I feedback sono il valore più grande, e negli Stati Uniti questo approccio è ancora più evidente”.

“Innovit ci ha offerto opportunità uniche per connetterci con esperti del settore, investitori e potenziali clienti, imparando nuove idee e strategie per migliorare il nostro business e svilupparlo ulteriormente” racconta Riccardo de Bernardinis, fondatore di Ernesto.it “specialmente nel mercato statunitense. Sono stati fondamentali per la crescita della nostra startup. I preziosi consigli ricevuti ci hanno aiutato a superare alcune delle sfide che stavamo affrontando. Uno dei momenti più utili è stato quando abbiamo ricevuto feedback su come migliorare il pitch e presentare la startup agli investitori americani”.

Note

[1] Innovit è promosso dalla Direzione Generale Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Washington e con il Consolato Generale a San Francisco e gestito con il sostegno dell’Istituto Commercio Estero e dell’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco. La sua missione è essere da stimolo per idee e iniziative imprenditoriali innovative, da catalizzatore di progetti innovativi “cross border” e da acceleratore per il loro sviluppo internazionale, permettendo agli attori italiani di avere una presenza stabile in Silicon Valley e in tutti gli Stati Uniti. È un’iniziativa strategica del Governo italiano per la promozione dell’innovazione del Sistema Paese negli Stati Uniti.

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