Gli squilibri del mercato del lavoro nel rapporto di EURES

È online il nuovo rapporto EURES sulle carenze e le eccedenze di manodopera nel mercato del lavoro europeo. Redatto dalla Fondazione Giacomo Brodolini, il rapporto, relativo all'anno 2022, esce proprio in quello che la Commissione europea ha dichiarato anno europeo delle competenze per sottolineare l'importanza dello sviluppo dei requisiti adatti a soddisfare le esigenze del mercato del lavoro, anche in relazione alla transizione energetica e digitale, e alle nuove migrazioni.

Il documento di EURES è stato presentato a Bruxelles il 29 marzo scorso durante l'evento Where are the shortages, where are the workers? organizzato dalla Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofund) e dall'Autorità europea del lavoro (ELA). Insieme allo studio è stata presentata anche la relazione Measures to tackle labour shortages: lessons for future policy, edita dall'ELA. 

Prendendo in esame il contesto europeo, il rapporto EURES si concentra sulle posizioni lavorative carenti o in eccesso, segnalate dagli uffici nazionali di coordinamento, ma include anche un'analisi dei fattori che hanno dato origine agli squilibri attuali nel mercato del lavoro, come l'impatto delle nuove tecnologie, l'invecchiamento della popolazione, la questione climatica e le condizioni di impiego precarie. 

Lo studio ha identificato 29 paesi con carenze di manodopera e 24 con eccedenze. Le occupazioni più carenti sono quelle nei settori del software, dell'assistenza sanitaria, dell'edilizia e dell'ingegneria, mentre le maggiori eccedenze si registrano nelle posizioni di tipo impiegatizio e nelle professioni relative alle discipline umanistiche e artistiche.  

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