Unboxing Complexity, soluzioni innovative e nuove competenze

Il 27 ottobre 2021 il Milano Luiss Hub, gestito da un partenariato di cui Fondazione Giacomo Brodolini è parte integrante, ha ospitato l’evento finale del progetto pilota di Ecos4In Unboxing Complexity: Soluzioni innovative e nuove competenze per lo sviluppo economico e sociale, dedicato a preparare aziende, studenti e comunità ad affrontare insieme il futuro dell’industria 4.0. Un’occasione per promuovere la conoscenza e la condivisione delle best practice italiane al fine di affrontare i processi complessi di trasformazione dei sistemi economici e sociali, e per condividere esperienze e conoscenze acquisite durante il progetto.

Il pomeriggio è stato suddiviso in dibattiti, discussioni e presentazioni relative a diversi temi: dal turismo e l'industria 4.0 alla transizione ecologica, passando per il rapporto tra uomo e tecnologia, e l’aiuto che i giovani possono dare alle imprese fornendo una prospettiva diversa, fresca, innovativa.

Turismo e Industria 4.0   

Come possono la tecnologia, la realtà aumentata e il mondo virtuale aiutare il turismo? La dottoressa Linda Carobbi ha illustrato come ciò sia possibile condividendo la vision e la mission dell’impresa di cui è parte: Turismiamo. Grazie alla realtà aumentata, le persone possono vivere infatti tantissime esperienze, come visitare una cantina e poi acquistarne il vino, entrare in una bottega artigiana e imparare a fianco dell’artista, esplorare le coltivazioni agricole dei produttori più sostenibili e rispettosi della natura per poi comprare direttamente i loro prodotti agrifood. Il tutto senza muoversi da casa. Proprio grazie a una narrazione coinvolgente, aumenterà il desiderio di vivere in prima persona le esperienze assaporate. La tecnologia della realtà aumentata genera infatti interesse verso le destinazioni e le offerte locali (prodotti, servizi, strutture, esperienze), coinvolgendo le comunità locali, gli agricoltori, gli artigiani e gli amministratori, e creando nuovi profili professionali, come il coordinatore turistico territoriale, elemento fondamentale per organizzare i programmi turistici in maniera aggregata e strutturata.

Hackability: tecnologia, design e innovazione a impatto sociale                                                                                          

Hackability è una non-profit nata nel 2016, per far incontrare le competenze di designer, maker, artigiani digitali, con i bisogni e l’inventiva delle persone con disabilità e contribuire a far crescere le comunità che tramite la digital fabrication, la coprogettazione, l’uso di stampanti 3D e di schede open source, realizzino soluzioni nuove, personalizzate, in grado di soddisfare i bisogni delle persone con disabilità nella vita quotidiana. A parlarcene è stato Francesco Rodighero che ha sottolineato alcuni aspetti chiave della non-profit quali l’uso del co-design come strumento per sviluppare inclusione sociale, e come occasione di ricerca per produrre e organizzare casi studio che aumentino la conoscenza delle problematiche di accessibilità legate alla disabilità e all’aging. In particolare, Rodighero ha illustrato l’iniziativa intrapresa nell’ambito del progetto Ecos4In “Workshop di co-progettazione Hackability 4 Ecos4in” nata dalla volontà di sperimentare, insieme alle imprese selezionate per il pilota del progetto, che ha visto nei mesi antecedenti il coinvolgimento di realtà innovative operanti nei settori del food, hospitality e turismo, quanto questi soggetti economici siano pronti ad attuare politiche aziendali inclusive partendo dalla visione e dalle necessità delle persone con disabilità visiva. Si è perciò deciso di analizzare attraverso il tavolo di co-progettazione quali soluzioni adattabili potrebbero facilitare l’utilizzo di spazi chiusi, quali musei e camere di albergo, tenendo in considerazione le esigenze aziendali insieme a quelle personali. Ne è scaturito un progetto sperimentale che verrà implementato nei prossimi mesi, all’interno degli spazi del Milano Luiss Hub, dal team di Hackability (Milano) e con il supporto di Fondazione Brodolini.

Lancio del Laboratorio Urbano di Neuroscienze

La fase finale dell’evento ha riguardato la presentazione del laboratorio permanente delle neuroscienze applicate alle politiche urbane, a cura di Andrea Bariselli, founder di Strobilo Strobilo, una società di health & climate-tech che utilizza le più avanzate tecniche di neuroscienze in combinazione con l'intelligenza artificiale per studiare la relazione tra gli esseri umani e il pianeta Terra. Attraverso una presentazione, il brillante neuroscienziato ha esposto come solo negli ultimi decenni è stato possibile far luce sul comportamento, le strutture e le regolarità all'interno di sistemi complessi. Questo perché per studiare oggetti complessi servono computer, e con l'avvento dell'elaborazione elettronica dei dati è diventato possibile gestire in modo efficace enormi quantità di informazioni. Con la tecnologia, è stato possibile confezionare e tradurre le intuizioni della scienza in prodotti che possono essere compresi dai decisori: le persone che gestiscono le risorse naturali e guidano le politiche che influenzano la distribuzione di cibo e acqua e il cambiamento climatico. Attualmente, mancano efficaci piattaforme di supporto decisionale per questi gruppi strategici: agricoltori, pescatori, gestori delle utility, ma anche amministratori delegati e funzionari governativi le cui decisioni hanno un impatto sulla salute delle persone e del pianeta.