Dietro le quinte. Indagine sul lavoro autonomo nell’audiovisivo e nell’editoria libraria

20 / 05 / 2022
Collana

L’indagine su due settori del lavoro cognitivo che presentano forti differenze ma anche alcune affinità è partita dalla percezione che lo status giuridico del lavoro indipendente non è di per sé da solo sufficiente a definire l’identità di un professionista né il sistema valoriale che ne caratterizza i comportamenti né il rapporto con le opportunità che gli offre il mercato. Essere freelance oggi vuol dire poco in termini di rapporto con il proprio capitale umano, le proprie competenze, con il bisogno di rappresentanza, con l’aspirazione all’autonomia, a una maggiore libertà. I parametri sui quali si è costruito l’idealtipo della lavoratrice o del lavoratore indipendente sembrano largamente superati, anche se – per altro verso – non molto è cambiato nella sua condizione di fronte allo stato e al sistema di tutele del lavoro.

Il quaderno, a cura di Sergio Bologna e Anna Soru, fa parte della serie Itinerari di diritto e relazioni di lavoro, una collana interdisciplinare sulle “relazioni di lavoro” curata da Luisa Corazza (Università del Molise), Luca Nogler (Università di Trento) e Orsola Razzolini (Università di Milano). 

L'indagine su lavoro autonomo nell’audiovisivo e nell’editoria libraria rientra nell’attività di ricerca del team “Tecniche di tutela del lavoro autonomo, imprenditoriale e non imprenditoriale”, nell’ambito del Progetto di Eccellenza “Diritto, Cambiamenti e Tecnologie” del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università degli Studi di Verona. Le interviste sono state condotte da Sergio Bologna, Mattia Cavani, Silvia Gola e Anna Soru per Acta.