Minori in fuga dall’Ucraina, una sfida per l'Europa

È disponibile online sul sito dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (FRA) il terzo rapporto sulla tutela dei diritti fondamentali delle persone in fuga dalla guerra in Ucraina, che questa volta ha al centro i minori, focalizzandosi, in particolare, sulle misure adottate dai paesi europei per accoglierli e sulla loro integrazione sociale e scolastica.

"Molti di questi minori vivono in una perenne incertezza" sottolinea Michael O'Flaherty, Direttore di FRA: "nella loro breve vita hanno dovuto fare i conti con una pandemia mondiale, l’invasione violenta del loro paese e un viaggio verso un paese nuovo. Sono stati separati dai familiari, hanno dovuto imparare una nuova lingua, comprendere una nuova cultura e farsi dei nuovi amici, senza sapere quanto durerà questo periodo precario".

Per proteggere i diritti dei minori, specifica il rapporto, è necessario affrontare con urgenza alcuni ambiti chiave: evitare un’ulteriore perdita di istruzione, offrire assistenza sanitaria e supporto psicologico, effettuare in maniera scrupolosa la registrazione dei minori e promuoverne la deistituzionalizzazione, proteggere i minori non accompagnati e offrire sostegno a quelli con disabilità.

"La via da seguire" specifica O'Flaherty "deve essere saldamente ancorata al diritto vigente dell’Unione europea e al diritto internazionale, da cui siamo tutti vincolati".

In quanto antenna italiana della rete multidisciplinare di esperti ed esperte FRANET, che supporta le attività di ricerca dell’agenzia, Fondazione Brodolini ha curato il rapporto sull'Italia, disponibile sul sito di FRA anche in lingua italiana. Per la prima volta, l’agenzia ha infatti reso disponibili i rapporti nazionali anche nelle lingue di ciascuno dei 27 paesi dell'Unione.

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