La nostra consulenza per i Gender Equality Plan

Da gennaio 2022 il programma Horizon Europe, che costituisce la principale fonte di finanziamento per la ricerca e l'innovazione in Europa, prevede come requisito obbligatorio per l’ammissione di organizzazioni e istituti ai finanziamenti, di avere un Gender Equality Plan (GEP) approvato e pubblicato.

Nel corso dell'ultimo anno la Fondazione Giacomo Brodolini, tramite la sua società benefit FGB Srl, ha offerto servizi di consulenza che hanno accompagnato diverse organizzazioni che si occupano di ricerca scientifica in Italia e in Europa, per l’elaborazione e l'approvazione di piani per la parità di genere.

Le organizzazioni coinvolte – nello specifico Institute Pasteur, Ospedale San Raffaele, Università Vita Salute e Toscana Life Science Foundation – erano tutte caratterizzate da alti livelli di complessità e accomunate dall’esigenza di definire in tempi brevi un piano di genere sostenibile per poter continuare a presentare proposte di finanziamento a valere sul programma Horizon Europe.

La consulenza della Fondazione Brodolini, che fa riferimento alla metodologia messa a punto nell’ambito del progetto Target, ha accompagnato le organizzazioni in un percorso a tappe che ha visto prima la definizione di una “fotografia di genere”, poi l’identificazione delle aree di miglioramento, e successivamente la messa a fuoco delle priorità di azione e la definizione di azioni congrue con le risorse destinate al progetto. Infine, è stato predisposto un sistema di monitoraggio mediante indicatori dedicati.

Le consulenti della Fondazione Brodolini hanno seguito le organizzazioni in tutti i passaggi fino alla formulazione del documento finale. Punto di forza dell’approccio proposto è l’adozione del "principio di riflessività" che implica la costituzione di un team dedicato all'elaborazione del piano di genere, e che coinvolge rappresentanze dei vari livelli gerarchici e delle varie aree funzionali dell’organizzazione, consentendo così all'interno del gruppo la condivisione dei singoli passaggi che portano alla realizzazione del piano.

Gli incontri, guidati dalla Fondazione Brodolini, rappresentano un momento importante per condividere l’analisi di genere, prendere coscienza delle disuguaglianze esistenti, discutere di eventuali resistenze al cambiamento e acquisire consapevolezza dell’importanza e dei benefici di costruire insieme ambienti di lavoro inclusivi.

Il lavoro con le quattro organizzazioni coinvolte finora, pur nella specificità dei diversi contesti organizzativi, ha permesso di rilevare alcuni elementi comuni.

Prima di tutto, l’importanza della definizione di un sistema per la raccolta dei dati disaggregati per genere e di una accurata ricostruzione delle dinamiche di genere nell’organizzazione. Si tratta di un passaggio imprescindibile, in assenza del quale è difficile non soltanto rendere visibili le aree di miglioramento ma anche monitorare l’impatto delle azioni proposte. In organizzazioni complesse come quelle con cui abbiamo lavorato in questi mesi spesso il problema non è la mancanza di dati quanto la messa in relazione di data base diversi, che raccolgono parti di informazione ma non consentono di avere una visione d’insieme su personale, competenze, percorsi di carriera, politiche di selezione e politiche retributive. D’altro lato lavorare sulla messa in trasparenza delle informazioni costituisce un vantaggio per l’organizzazione nel suo insieme perché permette di identificare margini di miglioramento, non necessariamente legati alle questioni di genere, che in assenza di un’analisi meticolosa potrebbero passare inosservati.

In secondo luogo, il valore dei momenti di incontro necessari all’elaborazione dei piani di genere offrono all’organizzazione opportunità preziose di riflessioni interdisciplinari sul proprio funzionamento. Avere l'occasione di fermarsi a ragionare su come l’organizzazione funziona, coinvolgendo in modo trasversale le diverse aree, è un’occasione rara, soprattutto in organizzazioni pressate all’urgenza dell’operatività e caratterizzate da un alto livello di complessità. Ragionare sulle origini delle discriminazioni, che nella maggior parte dei casi sono frutto di disattenzioni e mancata conoscenza dei bisogni, permette in realtà di sottoporre ad analisi l’intero sistema organizzativo e di chiedersi se le modalità di funzionamento vigenti sono le migliori per raggiungere gli obiettivi che l’organizzazione si pone.

Poi, la riflessione sul benessere individuale e organizzativo che nasce intorno al tema della parità di genere consente di identificare e superare anche altre situazioni di disagio presenti nelle organizzazioni, che, a causa delle dinamiche relazionali tossiche che comportano, hanno un impatto negativo sulla vita e sul lavoro delle persone.

Infine, la necessità di competenze specifiche sia di genere che di cambiamento organizzativo per definire piani di genere che abbiamo una capacità di impatto effettiva e non si traducano nella mera assoluzione di un obbligo formale.

Il nostro servizio di consulenza ha consentito alle organizzazioni di definire piani di genere con tutte le caratteristiche richieste da Horizon Europe nell’arco di 6-8 mesi, e di utilizzare questo tempo per creare le premesse per un cambiamento di impatto.

Ciascun piano dura almeno 24 mesi e prevede l’identificazione di un gender agent, figura di riferimento per l’implementazione del piano, e di un gender team che ne supporti l’attività a tutti i livelli, la predisposizione di iniziative per la crescita della consapevolezza e la formazione per il contrasto agli stereotipi di genere, oltre a misure di intervento per il miglioramento delle carriere delle donne, iniziative di sostegno allo sviluppo di una maggiore attenzione al tema del genere nei progetti di ricerca, iniziative di contrasto alle micro-aggressioni e alla violenza di genere nei luoghi di lavoro.

Nella maggior parte dei casi, alle consulenti della Fondazione Brodolini è stato chiesto di accompagnare la messa in pratica del piano, monitorare lo sviluppo delle azioni e continuare a svolgere una funzione di sviluppo delle competenze.

Tutti i piani di genere che abbiamo seguito sono consultabili sui siti istituzionali delle organizzazioni coinvolte. Uno di questi, il GEP dell'Ospedale San Raffaele, ha anche ricevuto un riconoscimento, il premio Protagoniste in Sanità 2022.

Per saperne di più

Leggi il GEP dell'Istituto Pasteur

Per ulteriori informazioni sul servizio di consulenza:

demicheli@fondazionebrodolini.eu